Il trauma psicologico è l’esperienza individuale di un evento o di una serie di eventi o di un insieme di condizioni durature in cui la capacità del soggetto di integrare la propria esperienza emotiva viene sopraffatta, cioè in cui la persona non riesce a rimanere presente, comprendere quello che succede, integrare le emozioni e dare un senso all’esperienza. Ad esempio questo si può verificare quando:
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le difese si sono (o si sarebbero) rivelate inefficaci
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le difese sono state sopraffatte
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la resistenza avrebbe comportato traumi peggiori
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non c’è stato tempo sufficiente per reagire
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traumi precedenti hanno prodotto automaticamente reazioni di sottomissione o di blocco
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la vittima ha dissociato
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la vittima provava emozio ni conflittuali nei confronti dell’aggressore.
La situazione traumatica viene quindi percepita come una minaccia per la sicurezza e la sopravvivenza del soggetto e stimola risposte difensive.
Tali risposte si suddividono in difese di:
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mobilitazione (derivanti da un iper-arousal o iper-attivazione): attacco e fuga
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immobilizzazione (derivanti da un ipo-arousal o ipo-attivazione): freezing (o congelamento, cioè immobilizzazione in modo tale che l’altro non mi veda) e morte apparente.
Quando le difese di mobilitazione non sono possibili, il sistema difensivo viene sopraffatto: questo determina la permanenza in modo alterato o esagerato delle reazioni al pericolo per molto tempo dopo la sua scomparsa (es. il non andare in auto o l’essere ipervigili alla guida per molto tempo dopo un incidente stradale).
Nell’uomo questo può determinare le seguenti reazioni difensive:
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mobilitazione: ipervigilanza / allarme, incubi, ricordi intrusivi, ansia generalizzata / panico, sintomi somatici / dolore cronico, sintomi e disturbi dissociativi
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immobilizzazione: depressione, scarsa percezione di prospettiva futura, amnesia, perdita di interesse, ottundimento emotivo.
I traumi vengono “ricordati” dal corpo, così come attraverso le sensazioni e le emozioni, in modo implicito (il che significa che il soggetto non ha la sensazione di ricordare qualcosa), attraverso:
– la risperimentazione sensomotoria dell’evento traumatico (es. ansia tutte le volte che squilla il telefono se al telefono si è ricevuta la notizia di una morte improvvisa)
– la comparsa di sintomi fisici apparentemente privi di base organica.