Non sono medico ma ritengo che sia molto importante informare soprattutto i giovani sui rischi conseguenti all’uso, abuso e dipendenza da sostanze stupefacenti, dal momento che spesso tendono a sottovalutarli.
A tale scopo qui riprendo la relazione tenuta il 10 ottobre 2015 a Senigallia dal prof. Fabrizio Schifano (psichiatra e professore di farmacologia all’Università di Herdfordshire nel Regno Unito) al seminario “Nuove frontiere nel trattamento delle dipendenze: la gruppoanalisi”.
Le sostanze di abuso vanno ad agire sul sistema dopaminergico mesolimbico e mesocorticale (che comprende il nucleus accumbens) che è il sistema del piacere e della ricompensa rilasciando dopamina. Anche le altre “sostanze” che producono piacere (come ad es. il cibo e il sesso) rilasciano dopamina, ma il suo rilascio viene poi limitato dal sistema gabaergico, cosa che non avviene per le sostanze di abuso perché i recettori GABA vengono bloccati da oppioidi e cannabinoidi.
Se a questo si aggiunge che nella schizofrenia è presente un eccesso di dopamina nel sistema mesolimbico e mesocorticale, il rischio legato all’uso di sostanze è evidente.
Infatti è stimato che 1 episodio psicotico su 4 nel Regno Unito potrebbe essere evitato se non venisse usato skunk, che è un cannabinoide con concentrazione elevata di THC (responsabile del rilascio di dopamina) ma senza cannabidiolo e tetraidrocannabivarina.
Infatti, mentre nella marijuana è presente con una concentrazione modesta il THC ma anche cannabidiolo e tetraidrocannabivarina, che spiazzano il THC dai suoi recettori, vengono ora immesse sul mercato sostanze, come lo skunk e ben 734 cannabinoidi sintetici, che potenziano fno a 10000 volte lo “sballo” attraverso maggiori concentrazioni di THC o di sostanze talvolta legali che si legano agli stessi recettori del THC e minori o assenti concentrazioni di cannabidiolo e tetraidrocannabivarina che depotenziano l’effetto del THC fungendo da suoi agonisti: ma lo “sballo” aumenta attraverso un aumento del rilascio di dopamina, che però è responsabile anche dell’aumento delle psicosi indotte da sostanze. Se la psicosi può esacerbarsi in seguito ad assunzione di marijuana solo in soggetti già vulnerabili dal punto di vista psicobiologico, lo skunk e i nuovi cannabinoidi sintetici possono indurla anche in soggeti non predisposti.
Così come per i cannabinoidi, sono stati introdotti sul mercato tantissimi prodotti simili all’ecstasy (MDMA) ma legali, il che ha portato a una maggior diffusione anche a causa dell’abbassamento dei costi. E l’MDMA favorisce, oltre al rilascio di dopamina, anche quello di serotonina e il blocco della sua ricaptazione: se la serotonina rimane libera, gli assoni serotoninergici risultano potati.
Anche il meccanismo d’azione della cocaina si basa sul rilascio della dopamina e sul blocco della pompa di ricaptazione e anche nel suo caso è presente una sempre maggiore diffusione a causa dell’abbassamento dei costi.