Nell’ambito di una ricerca che valutava tramite test i livelli di evitamento dell’intimità fisica ed emotiva e di ansia da separazione (preoccupazione di essere abbandonati), è emerso che:
1) le persone con un attaccamento sicuro, che hanno bassi livelli di evitamento e di ansia:
– mantengono una distanza equilibrata dall’altro
– accettano la dipendenza e l’interdipendenza com e dimensioni positive
– sono sincronizzzate nel dare e ricevere cure all’interno della coppia
2) i soggetti invischianti con un attaccamento ambivalente, che hanno alti livelli di ansia e bassi di evitamento:
– sentono il bisogno di intimità emotiva
– temono di non trovare conforto e aiuto qundo ne hanno bisogno
– in coppia cercano di avere il controllo della relazione tramite una modalità di caregiving compulsiva e controllante (es.: “Se hai l’influenza, è colpa tua che hai preso freddo! E ora devi fare così!”)
– sono deficitari nel dare supporto al partner (es.: “Stai male? E allora io cosa dovrei dire che sto peggio?”) e non responsivi nella contingenza
– si sentono travolti dallo stress dell’altro
– hanno comportamenti centrati sulla propria ansia e sul loro bisogno di intimità
3) gli individui distanzianti con un attaccamento evitante, che hanno bassi livelli di ansia e alti di evitamento:
– evitano l’intimità per timore di essere rifiutati
– si rappresentano gli altri come non disponibili in caso di necessità
– temono di essere feriti se si avvicinano agli altri
– in coppia mantengono le distanze anche se il partner manifesta il bisogno di vicinanza emotiva
– esprimono rifiuto, svalutazione, disprezzo per il distress del partner
4) i timorosi con un attaccamento disorganizzato, che hanno livelli elevati sia di ansia sia di evitamento (es. i soggetti affetti da Disturbo Borderline di Personalità):
– vivono una paura senza sbocco, in cui la figura fonte di protezione viene vissuta anche come minacciosa (il che può causare una dissociazione)
– si vivono sia come minacciosi e maltrattanti sia come minacciati e maltrattanti
– utilizzano sia strategie tipiche dell’attaccamento ambivalente sia di quello evitante
– in coppia tendono ad aggredire fisicamente e psicologicamente il partner o a mostrarsi sottomessi
– tendono quindi a fuggire dalle relazioni.
In questionari di autovalutazione delle relazioni:
1. i soggetti con un attaccamento sicuro:
– descrivono le realzioni di coppia come felici e basate sulla fiducia reciproca
– si descrivono capaci di offrire aiuto e di accettarlo dai partner
– si sentono disponibili a comprendere e perdonare gli errori del partner
– credono nell’amore duraturo
– pensano di potersi fidare dell’altro
2. i soggetti con un attaccamento ambivalente:
– descrivono le loro relazioni affettive come caratterizzate da dolorosi alti e bassi
– temono continuamente di non essere amati
– si coinvolgono affettivamente senza riserve
– nutrono un sentimento ossessivo nei confronti dell’altro
– idealizzano notevolmente il partner e l’amore
– sviluppano relazioni affettive caratterizzate da un amore nevrotico (“mania”) per cui:
— è facile innamorarsi ma quasi impossibile trovare il vero amore
— hanno una visione irrealistica del rapporto di coppia, in cui desiderano unione e reciprocità al di fuori della realtà
— hanno credenze irrealistiche e magiche su come si trova il partner ideale
— provano una gelosia estrema
3. gli individui con un attaccamento evitante (ad es. affetti da Disturbo Narcisistico di Personalità):
– descrivono le loro relazioni caratterizzate da paura dell’intimità, da gelosia non manifestata
– sentono il bisogno di porre limiti alla vicinanza, all’impegno
– vivono relazioni affettive caratterizzate da un amore giocoso (“ludus”), da un amore logico (“pragma”) o da un amore amicale in cui:
— ritengono che l’amore romantico non esista
— pensano che sia molto raro innamorarsi veramente
— pensano ceh sia raro che l’amore duri tutta la vita
— enfatizzano la componente amicale del rapporto
4. gli individui con un attaccamento disorganizzato non sono stati oggetto di questa ricerca.