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La personalità antisociale

prova a prendermiI soggetti caratterizzati da personalità antisociale sono in conflitto con la società hanno una scarsa tolleranza alla frustrazione, difficoltà con le regole ed i doveri al punto da avere spesso problemi di ordine legale. Una loro caratteristica importante e spesso trascurata è che, per non entrare in contatto con i propri sentimenti, cosa che per loro sarebbe troppo costosa, le personalità Antisociali sono spesso alla ricerca di situazioni eccitanti e/o drammatiche. Le personalità Antisociali possono essere ulteriormente descritte come egocentriche, irresponsabili, impulsive, dure e insensibili, ma sanno anche essere affascinanti, e molto abili nel compiacere gli altri per ottenere ciò che vogliono. Spesso per raggiungere i loro scopi ricorrono alla coercizione, alla violenza oppure manipolano gli altri.

Il messaggio fondamentale di controcopione è sii forte, una spinta di cui nella loro infanzia hanno avuto veramente bisogno, per sopravvivere alla deprivazione affettiva del loro ambiente. La spinta secondaria è compiaci gli altri, perché, con una parte intelligente ed astuta di se stessi, si dicono che, se compiaceranno e risponderanno alle aspettative degli altri e lo faranno nel modo giusto, gli altri faranno quello che vogliono loro.

Le loro ingiunzioni comprendono non essere un bambino, non sentire o non sentire certe cose, soprattutto paura e tristezza.

Nonostante abbiano imparato molto presto a giocare d’astuzia per mettere nel sacco gli altri, è interessante notare la presenza dell’ingiunzione non pensare, che prende la forma di non pensare al futuro ovvero non risolvere i problemi.

Le personalità più marcate hanno anche l’ingiunzione a non riuscire, ed è infatti parte della loro programmazione il farsi sempre prendere in castagna, per quanto possano essere stati brillanti ed intelligenti.

Un’altra evidente ingiunzione è non essere intimo o, più precisamente, non stare vicino. Sono dei maestri ad entrare rapidamente in contatto in modo superficiale con le altre persone, ma le loro relazioni non durano molto. Usano gli altri e poi se ne vanno per la loro strada. Le personalità Antisociali sono particolarmente predisposte ad attirare personalità isteriche con le quali si agganciano molto rapidamente.

La porta aperta alla terapia con gli Antisociali è rappresentata dal loro comportamento aggressivo. Si scagliano contro gli altri e cercano di abbatterli per ottenere ciò che vogliono, mostrandosi tuttavia affascinanti e compiacenti.

Il terapeuta inizia confrontando questo comportamento e si sposta poi verso la porta bersaglio, il sentimento.

La porta trappola è il pensiero, che deve essere evitato a motivo della loro insincerità e della loro abilità a pensare rapidamente ed intelligentemente ma per mettere nel sacco il terapeuta.

Di conseguenza deve essere confrontato il loro comportamento e devono entrare in contatto con i loro sentimenti, per poi poter pensare in un modo diverso. Questa è la base del modello di terapia sviluppato da Marty Groder ad Aeskalepian, (chiamato il gioco di “Synanen”), modello finalizzato al confronto del comportamento, all’abbattimento delle difese e ad aprire gli Antisociali ai loro sentimenti, stimolandoli in seguito a pensare.

Durante il trattamento con personalità Antisociali, uno degli obiettivi più importanti è condurli da un modello di carezze negativo ad uno positivo.