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disturbo di personalità

La personalità schizoide

amelieI soggetti caratterizzati da personalità schizoide sono passive e si isolano in modo particolare.  Secondo J. Schiff (1971), il segreto della terapia con gli Schizoidi consiste nel comprendere e confrontare proprio la loro passività che si manifesta, oltre che come tendenza all’isolamento, con le fantasticherie ad occhi aperti e l’impegnarsi in attività passive.

Gli Schizoidi sono timidi e ipersensibili. Evitano il contatto e si isolano nel loro mondo interiore e per questo motivo passano spesso per bizzarri.

La spinta principale degli Schizoidi è sii forte; la spinta secondaria è sforzati oppure compiaci. L’adattamento a quest’ultimo messaggio mira ad agganciare gli altri in relazioni di dipendenza e di simbiosi. In questo modo gli Schizoidi evitano di essere attivi, di affermarsi e di prendere delle decisioni.

Hanno ricevuto una potente ingiunzione di non riuscire o almeno di non riuscire nei tuoi rapporti, a cui si uniscono non amare, non essere affettuoso e non avere sentimenti sessuali. Altre ingiunzioni si riferiscono al non godere, non appartenere, non andare d’accordo con gli altri.

Tendono ad agire restando isolati o ad avere rapporti di dipendenza che non comportano attaccamento, in questo caso sentendosi diversi ed emarginati.

La porta aperta al trattamento in questi casi si trova dove è investita l’energia, quindi nel comportamento ritirato e passivo.

La porta bersaglio è il pensiero e in effetti queste persone cominciano a star meglio quando imparano a pensare chiaramente, a risolvere dei problemi e a portare fino in fondo i loro pensieri.

La porta trappola è il sentimento, soprattutto se si tratta di sentimenti spiacevoli. Se i pazienti Schizoidi sono in balia di questi e il terapeuta cerca di stabilire un contatto a questo livello, i sentimenti spiacevoli si rinforzano ed il processo terapeutico si blocca.

Il trattamento degli Schizoidi è lungo e faticoso e non prosegue che a piccoli passi. Spesso, quando gli Schizoidi cominciano a star bene, divengono empatici, sperimentano i loro sentimenti positivi e cominciano a stabilire relazioni con gli altri.